Breve introduzione allo Yoga

La meditazione per me è la percezione che la vita non può essere divisa. È una condizione in cui si è consapevoli dell’unità della vita. È una condizione in cui si affronta quella particolare situazione, si vive quel particolare rapporto, essendo nitidamente consapevoli della totalità, e del posto del particolare nella totalità. Perciò la meditazione non è affatto una attività. È una rivoluzione del modo di vedere la vita e del modo di viverla. Direi anzi che è un modo di vivere interamente nuovo.

Vimala Thakar – Il mistero del silenzio

Iniziamo ad addentrarci nello Yoga esaminando il significato del termine stesso attraverso le definizioni date da alcuni grandi maestri.

T. K. V. Desikachar, maestro indiano contemporaneo, ha scritto:

La parola Yoga è sanscrita e deriva dalla radice yuj che ha due significati tradizionali. Il primo è riunire due cose, unire, incontrare. Il secondo significato è simile a samadhi, cioè far convergere i movimenti della mente. Sebbene queste definizioni sembrino diverse una dall’altra, di fatto sono identiche. (…)

Un altro significato importante e in un certo senso più interessante, è raggiungere un punto non ancora raggiunto. (…)

Un altro aspetto importante dello yoga riguarda l’azione, poiché yoga significa anche agire in piena coscienza e totale attenzione. (…)

Un’altra definizione classica della parola yoga è unione con il Signore. Quale nome adoperiate – Isvara, Dio, Allah – non ha importanza.

T. K. V. Desikachar – Yoga e religiosità

A sua volta Sri Nisargadatta Maharaj, maestro indiano vissuto nel secolo scorso, ha scritto:

Dopotutto, lo yoga non è altro che la ricerca di una durevole felicità interiore. …

Lo yoga è la scienza e l’arte della liberazione tramite la comprensione di se stessi. …

Yoga vuol dire indagare con intensità e metodo nella propria mente.

Sri Nisargadatta Maharaj – Io sono quello

Da queste citazioni vediamo immediatamente la ricchezza della tradizione dello Yoga e comprendiamo che, sebbene lo Yoga sia uno, nello stesso tempo contempla molti aspetti, molte dimensioni.

Yoga è un termine spirituale molto usato un po’ in tutte le tradizioni sviluppatesi in India, e assume sfumature e significati diversi, sia in funzione del contesto (tradizione spirituale, testo, ecc.) che in funzione del livello del praticante, cioè della comprensione ed esperienza spirituale del medesimo.

Inoltre anche il contesto socio culturale ha una sua rilevanza: per esempio, se riflettiamo sulla percezione che si ha dello Yoga in Occidente, vediamo come generalmente si pensi, da una parte, a una tecnica di rilassamento (“vado a fare yoga per rilassarmi”) e dall’altra a una pratica dove viene preso in considerazione quasi esclusivamente l’aspetto corporeo, il cosiddetto yoga posturale, e l’enfasi è posta sullo sforzo, sull'assumere posizioni “forti”, “dure”.

Queste due idee occidentali sullo yoga non sono in sintonia nemmeno con la definizione classica di Hatha Yoga, che alcuni considerano uno yoga fisico basato sulle posizioni (asana). Ci basti, ad esempio, considerare la seguente definizione di Hatha Yoga che fornisce Swami Satyananda Saraswati:

La parola Hindi hatha significa "ostinato". Ma il significato di hatha yoga non è '”yoga ostinato”, anche se alcune persone potrebbero considerarlo come tale. La parola hatha è composta da due sillabe, cioè ha e tha. “Ha” significa "sole" e “tha” significa "luna". Yoga significa comunione. Quindi hatha yoga concerne l’ottenere l’armonia tra gli aspetti solare e lunare del nostro essere.

Swami Satyananda Saraswati, A systematic course in the ancient tantric techniques of Yoga and Kriya

Quindi il termine Hatha fa riferimento alle due polarità energetiche complementari Ha (sole, pingala, destra, maschile, Yang) e Tha (luna, ida, sinistra, femmile, Yin) e quindi l’obiettivo dello Hatha Yoga, come il nome stesso evidenzia, è l’armonia, l’unione delle due polarità energetiche in Sushumna (hatha, centro, spina dorsale, Tao).

Anche la pratica, le tecniche, sebbene abbiano come punto di partenza iniziale il corpo, sono principalmente focalizzate sull’espansione e armonizzazione dell’energia vitale, e sull’integrazione delle polarità complementari.

Vorrei concludere questa carrellata introduttiva sui significati del termine yoga con una citazione relativa al Buddhismo tibetano e, in particolare, della tradizione contemplativa dello Dzog-chen:

Yoga è una parola sanscrita che in tibetano viene tradotta naljor. Yoga significa unione, ma naljor significa conoscenza primordiale: nal vuol dire originale o autentico e immutabile, e quindi condizione originaria, e jor significa possedere o scoprire questa condizione. Quindi il vero significato della parola è quello di scoprire la nostra condizione reale.

Chogyal Namkhai Norbu – Un’introduzione ai principi generali dello Yantra Yoga

Da queste citazioni iniziali si può comprendere abbastanza facilmente quanto lo Yoga sia molto diverso dalla caricatura che purtroppo molto spesso troviamo al giorno d’oggi in Occidente, e oramai anche in Oriente. Non mi riferisco solamente ai vari dog yoga (yoga col cane), goat yoga (yoga con le caprette) ecc., oppure allo yoga sfacciatamente commerciale, ma anche a quello yoga posturale che, nel migliore dei casi, può essere un'utile ginnastica per il corpo ma che, non comprendendo la consapevolezza degli aspetti più sottili e mentali del nostro essere, non conduce a una reale familiarizzazione con i processi mente-corpo, e quindi a un reale benessere. Anzi, lo yoga posturale può rinforzare quei condizionamenti mentali disfunzionali che sono alla radice della sofferenza. Tutto l’insieme di abitudini mentali quali la competizione, la lotta, l’attaccamento, l’appropriazione, la frenesia, l’agitazione, ecc., quando non viste e non comprese, possono incrementare invece che diminuire proprio attraverso la pratica dello yoga posturale.

Concludo quindi questa breve introduzione allo Yoga con l’augurio che tutti noi si possa scoprire questo “modo di vivere interamente nuovo”, come dice Vimala Thakar, che è appunto rappresentato dal cammino dello Yoga.