Il trattamento e il tipo di contatto Craniosacrale
Il Dao costantemente non agisce,
eppure nulla rimane incompiuto. (TTC-37)
Un contatto leggero invita l’anima a risalire alla superficie per incontrare le dita che la toccano. (Hugh Milne)
Il trattamento Craniosacrale, da un punto di fisico, è una forma di contatto manuale molto delicato, leggero, non invasivo e non manipolativo. Per descrivere la qualità del contatto utilizzato dall’operatore si dice che è come se le mani galleggiassero su del sughero che a sua volta galleggia sull’acqua.
Da un punto di vista più profondo, il trattamento Craniosacrale consiste nello sviluppo di uno spazio di ascolto, un campo relazionale empatico che è una vera e propria arte contemplativa.
L’operatore si orienta verso una presenza spaziosa, una quiete stabile e viva (quiete dinamica) e alla percezione di quei movimenti ritmici, sottili e involontari che sono presenti nel corpo del cliente e che sono chiamati Maree.
Quando la totalità del sistema della persona si sente intimamente accolto e ascoltato, allora le maree ritrovano naturalmente la loro fluidità e armonia, e ciò porta l’organismo in un migliore stato di benessere psico-fisico.
Il processo di riequilibrio e auto-regolazione non viene imposto dall’esterno ma è guidato dalle esigenze e dalle priorità del sistema stesso del cliente: attraverso l’ascolto empatico dei ritmi sottili involontari che si esprimono attraverso il cliente, il praticante Craniosacrale stabilisce e sostiene quelle condizioni di presenza e di ascolto, di fiducia e di empatia che permettono il naturale dispiegarsi del processo di auto-guarigione.
Quindi gli effetti e i benefici, sia sul piano della prevenzione che su quello delle eventuali patologie, sono il risultato di un processo di riequilibrio naturale e di auto-guarigione.
Il trattamento non è una forma di massaggio, e quindi non si preme, non si impasta, non si strofina, ecc..; e non c’è nessun tipo di manipolazione, cioè non si eseguono sblocchi, manovre sul sistema muscolo-scheletrico e sul corpo in generale.
Se volessimo elencare gli “ingredienti” di un trattamento di Biodinamica Craniosacrale, essi comprendono:
una presenza stabile e una consapevolezza ricettiva
uno spazio di ascolto ampio, che comprende il corpo fisico, il corpo fluido, la stanza e arriva fino all’orizzonte
un campo relazionale stabile, accogliente e sicuro, a cui il cliente può affidarsi
un tocco leggero, delicato, non invasivo: le mani vengono utilizzate come una antenna ricettiva
uno spazio di empatia dove il praticante risuona con lo stato psico-fisico del cliente e risponde in modo appropriato, cioè con gentilezza, compassione ed equanimità
un fondamentale orientamento alla Salute, cioè a quella energia vitale, a quella intelligenza che è presente nel sistema dell’essere umano dal momento del concepimento in avanti, che non viene mai meno, e che è sempre al lavoro per sostene e rigenerare il sistema stesso.