Omaggio a Raimon Panikkar

Data pubblicazione: Sep 13, 2010 5:55:46 PM

Purtroppo il 26 Agosto si è spento Raimon Panikkar, una dei massimi filosofi contemporanei. Definirlo filosofo è però riduttivo, e allo stesso tempo non è facile trovare una descrizione appropriata. Giocando un po’ con le parole, poiché egli stesso si definiva 100% Cristiano, e allo stesso tempo 100% Indù e 100% Buddhista, allora potremmo allargare questa definizione dicendo che era al contempo 100% Filosofo, 100% Mistico e 100% Maestro di Vita.

In internet è possibile trovare molte commemorazioni che presentano brevemente il pensiero di Panikkar sotto varie sfumature: segnalo il sito http://www.oreundici.org/raimon_panikkar/panikkar_biografia.shtml

che ne raggruppa un certo numero.

Uno dei temi principali, se non il principale, del suo pensiero riguarda certamente la mistica; di seguito una citazione tratta dal libro Mistica pienezza di vita:

Ne deriva che la mistica non è un privilegio di pochi prescelti, ma la caratteristica umana per eccellenza. L’uomo è essenzialmente un mistico o, se lo si considera come animale (un essere “mosso” da un’anima), un animale mistico. …

Riducendo all’essenza le numerose pratiche “spirituali”, si chiamino meditazione, yoga, contemplazione, vipassana, tantra, jing o quant’altro, tutte ci invitano a concentrarci sull’essenziale e ad essere pienamente coscienti del fatto che siamo vivi e che viviamo questa vita nella sua pienezza, senza che le distrazioni ci “tentino”. … Di fatto, tutti siamo consci di essere vivi – però spesso questa coscienza piena del vivere ci sfugge. …

Questo studio aspira a far “reintegrare” la “mistica” nell’essere stesso dell’uomo: nell’uomo spirito mistico tanto quanto animale razionale ed essere corporale. … Ogni uomo è mistico – anche se solo potenzialmente. La mistica autentica quindi non disumanizza. Ci fa vedere che la nostra umanità è qualcosa di più (e non di meno) della pura razionalità.

Oltre alla profondità di pensiero che molto spesso scuote le fondamenta del modo di vedere corrente, sia quello filosofico-scientifico che quello religioso, ciò che mi ha colpito e che mi piace ricordare è la gioia di vivere e la leggerezza del cuore che Panikkar sapeva trasmettere con il suo sorriso e con tutto il suo essere.